In parallelo alle attività per i bambini anche i genitori lavorano riuniti nell’ambito di laboratori specificamente pensati per loro. L’idea è quella di dar loro la possibilità di fare in prima persona una esperienza di “spiazzamento cognitivo” mettendoli di fronte ad un compito non ancora chiaro, dovendo affrontare situazioni di dubbio e incertezza, portandoli così a vivere il disorientamento e il disagio che i loro bimbi sperimentano così spesso, in particolare nelle situazioni più strutturate di interazione con gli altri.
Per far questo vengono utilizzati i materiali che impieghiamo per il potenziamento cognitivo di bambini e ragazzi: gli strumenti del PAS (Programma di Arricchimento Strumentale) di Feuerstein. L’utilizzo di pagine scelte ci permette di svolgere, con l’aiuto di un applicatore esperto, un lavoro di mediazione partecipato da tutto il gruppo, lasciando spazio alle osservazioni e riflessioni di ognuno. Davanti ad una pagina di Organizzazione Punti alla quale viene tolto il modello, trovarsi a discutere di quale possa essere il compito che ci viene richiesto è davvero spiazzante e lascia spazio alle interpretazioni più diverse, che devono essere analizzate e argomentate, giustificate o confutate. Prendersi il tempo per osservare la pagina e raccogliere le informazioni ci permette di “accorgerci” di quanto frettoloso e approssimativo sia il nostro modo di agire, sempre in lotta contro la schiavitù del tempo che manca e che dobbiamo invece riprenderci. Differenziare fra descrivere e interpretare ci aiuta ad acquisire consapevolezza di quante siano le cose che la mente “aggiunge” a quello che percepiamo e di quanto sia ampio lo spazio della interpretazione, sulla quale dobbiamo in effetti confrontarci e non presumere che sia “nelle cose”, mentre siamo noi stessi che la mettiamo in campo!
Tutto questo per capire quanto sia ampio lo spazio di manovra per la mediazione, il confronto, l’incontro e lo scontro tra noi e gli altri, siano essi i nostri figli o altri adulti.
Lavorando sui Criteri di Mediazione, quelli fondamentali (intenzionalità e reciprocità, trascendenza, significato) e alcuni degli altri (mediazione di regole e di controllo del comportamento, mediazione del senso di competenza, mediazione della cooperazione e della condivisione) ci si accorge presto di quanto ampio sia l’orizzonte della mediazione: l’agire umano in tutti i suoi più diversi aspetti può essere oggetto di mediazione! E attenzione: nella maggior parte dei casi non si media “parlando”, ma in tanti altri modi (indicando, mostrando, sorridendo, facendo vedere, ponendosi come esempio, accompagnando, etc …)!